Che futuro per il retail fisico?

Il Retail fisico non è morto, semmai è tramontato un certo modo di proporlo. 

Gli store fisici hanno delle peculiarità, necessarie e complementari al canale ecommerce.

Concentrandoci prettamente sul Retail fisico, proviamo a immaginare quali possano essere i nuovi concetti da considerare alla ripartenza.

Uno fra tutti è la Proximity Maximization, traducibile come massimizzazione della prossimità, una sfida strategica che riguarda tutti sia grandi che piccoli brands. 3 modalità che hanno già iniziato a cambiare il modello tradizionale di retail e che nei mesi prossimi rivoluzioneranno l’intero quadro commerciale:

Rivalutazione dei piccoli venditori.

Un concetto che assomiglia di più ad “esserci dove, quando e come vuole il cliente”. Le grandi catene hanno già dato vita ad esperimenti, alcuni avviati con successo, altri in cantiere. Ad esempio, nella GDO i negozi di prossimità come Carrefour Express o PAM Local sono realtà ormai affermate. Più in generale, si diffonderanno sempre di più format di prossimità focalizzati su assortimenti selezionati, con specifici servizi o pensati per target ben definiti. Questa tendenza gioverà anche ai venditori al dettaglio più piccoli, in quanto c’è da scommetterci che la gente in questo periodo li ha rivalutati molto, sia per i minori tempi di attesa che per quella relazione umana di cui mai come ora si è compresa l’importanza.

To go e Drive Thru.

un sistema già sperimentato con grande successo da grandi corporate, acquistare rimanendo seduti in macchina dopo aver ordinato e magari già pagato online attraverso un’app. Verosimilmente nei prossimi mesi vedremo nuove applicazioni, in settori che al momento non immaginiamo nemmeno. Spostando l’attenzione verso la creatività e l’azzardo troviamo startup come FrescoFrigo che sembrano rivoluzionare il concetto di vendor machine trasformandolo in un piccolo supermercato condominiale. Infatti il frigo si apre attraverso l’app (così come il car sharing) e riconosce la quantità e la tipologia di prodotto prelevato, addebitandolo sulla modalità di pagamento scelto.

Video call.

La prossimità immaginabile per il futuro è ancora più fluida. Ci può essere spazio per applicazioni che sfruttano sempre di più la digitalizzazione degli store, creando customer jouney alternative. Esperienze ibride a cavallo tra una tradizionale visita in un negozio e una sessione di ecommerce. Ovviamente tutto o quasi può essere ormai acquistato online ma proprio in onore della complementarietà che accennavamo all’inizio, avremo bisogno della consulenza di un esperto, dei suoi consigli o semplicemente di un contatto umano; ecco apparire le video call utilissime ad ovviare a queste necessità. Alcuni stores si sono già organizzati con chiamate skype, whatsapp o altre app già sul mercato; altre realtà stanno invece perfezionando la comunicazione attraverso delle call sessions più avanzate e facili da realizzare; semplificando la conversazione ed arricchendola con realtà aumentata ed altre tecnologie oggi a disposizione. Lo store che quindi diventa anche una sorta di hub consulenziale, connesso alla rete negli orari di apertura. Un modo per ottimizzare gli investimenti sul canale fisico, oltre che per garantire la possibilità di imputare al singolo negozio vendite realizzate a distanza.